Danilo Susi, nato a Pescara nel 1949, risiede a Termoli ove lavora come medico gastroenterologo.
Inizia a fotografare nei primi anni ’70 con una Yashica a telemetro per passare subito dopo alla Nikon, di cui possiede vari corpi corredati da ottiche fisse e non (dal 24 al 300 mm.).
Si considera un autodidatta, con frequentazioni sporadiche negli anni ’70 di alcuni "maestri" pescaresi, quali Giuseppe Moder e Bruno Simoncelli, e della Galleria d’arte Rondanini di Roma.
Nel 1980 durante un breve soggiorno a Parigi ha la possibilità di vivere direttamente la Ia edizione "Le moi de la photo à Paris": inizia la sua ricerca sulla linea e sulla luce e le sue tematiche preferite diventano "l’uomo nella sua essenza" e "la luce espressione di vita".
Nel 2004 la sua espressione fotografica ha una "svolta" ed una innovazione, anche grazie alla nuova tecnica digitale; inizia una ricerca del colore nei riflessi dell’acqua secondo l’impressionismo di Claude Monet, stimolato da quanto sosteneva Oscar Wilde " il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile" e dall’assioma di Franco Fontana " la fotografia non deve riprodurre il visibile, ma rendere visibile l’invisibile".
© photo by: Danilo Susi - Termoli
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Una bellissima ricerca del colore, ha reso molto bene il visibile.
luciano bigazzi
<luciano.bigazzi@alice.it>
volterra (PISA), Italy - 02/05/2007
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