Le forme, la composizione, il taglio, le pietre raccontano di testimonianze millenarie presenti a JUVANUM e hanno dato spunto, al fotografo Pietrino Di Sebastiano di rappresentare un perimetro molto definito materialmente, ma a lungo vissuto. Questo mondo ci viene oggi mostrato con le fotografie, ricercate e realizzate da un artista di talento e di ricca esperienza.
Pietrino Di Sebastiano, che ormai da anni raccoglie consensi e ammirazione per i lavori realizzati, ci propone la rivisitazione dei particolari, ricchi di significati e di storia.
Sono molti i fattori visivi che, si sovrappongono in queste immagini in Bianco & Nero, molto curate e ben riuscite anche nella stampa. Le forme geometriche, i volumi, i gradini, evidenziati nell´inquadratura che il fotografo ha per suo stile professionale, rendono giustizia alle immobili pietre di Juvanum, queste visioni ci trascinano negli antichi tempi e ci fanno persino immaginare i popoli che vivevano queste realtà.
La realizzazione del Calendario 1997 con immagini così pregiate diventa un validissimo documento firmato Pietrino Di Sebastiano AFI, Artista della Fotografia Italiana.
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Il "contesto" il sito archeologico di Juvanum, oggetto di studio dagli inizi del secolo scorso è collocato nel territorio di Montenerodomo, in Abruzzo, in provincia di Chieti, immerso in uno scenario paesaggistico di particolare bellezza naturalistica. È parte di una valle racchiusa tra i corsi del Sangro e dell´Aventino, sullo sfondo il massiccio montuoso della Majella, la "montagna madre" degli antichi.
Il luogo, il cui nome, probabilmente dal latino Juvare (giovare), è da collegare alle propietà salutari delle acque di una sorgente, tuttora attiva, che fuoriesce dalla fonte di Santa Maria del Palazzo, ubicato all´ingresso della località archeologica. Al di lá della straordinaria e suggestiva cornice naturale, "il paesaggio circostante è caratterizzato da una varietà di elementi naturali singolari e significativi, per gli aspetti geologici, morfologici: connessioni tra ambiente naturale ed insediamenti umani".
In questo contesto nasce la ricerca fotografica "Juvanum". Un lavoro in bianco e nero realizzato da Pietrino Di Sebastiano su di un territorio particolare, a tratti singolare, in cui l´autore abruzzese coniuga l´amore per un segmento della sua terra con la propia sensibilità. Una fotografia elegante che evidenzia una lettura fotografica attenta, che è rappresentazione ed interpretazione, descrizione e decodificazione di un paesaggio che ormai è storia, tradizione, passato. Appunti fotografici di un mondo le cui origini risalgono a tempi lontani che l´autore raccoglie e "ferma" per sempre sfidando il logorio, cinico ed insensibile del trascorrere del tempo. Le inquadrature sono studiate e calibrate, i toni chiaroscurali ben amalgamati in una tessitura narrativa molto curata. Spicca l´atternzione per i dettagli, sempre ben collocati nell´ambito dell´indagine. Essi danno allo studio una dimensione più ampia e completa e permettono al fruitore di percepire meglio l´insieme del contesto che in ogni singola immagine è rappresentato.
Un lavoro ben composto nella sua struttura portante, ben argomentato, stampato con equilibrio che descrive uno "Spazio" d´arte e di cultura nel quale si coniugano più eventi, più tradizioni, più culture che si sono via via avvicendate nel corso dei secoli. Epoche differenti, molte delle quali sfumate sull´orizzonte del tempo, storie di popoli tra loro molto diverse.
L´autore si sofferma su alcuni segmenti particolarmente suggestivi con l´intento di dare del contesto archeologico una rappresentazione più efficace, ampia, articolata che coniughi il generale col particolare, per meglio descrivere il Luogo che è sedimento di storia e di storie, tradizioni, avvicendamenti di popoli ed epoche che si sono succedute nel corso dei secoli. "Le fotografie trasformano il passato in un oggetto da guardare con tenerezza, sopprimendo le distinzioni morali e disarmando i giudizi storici con il pathos generico del passato". Questa riflessione, concreta e lirica, tratta dal volume "Sulla fotografia. Realtà e immagine della nostra società" (Einaudi, 1992), della scrittrice e saggista americana Susan Sontag, invita al sentimentalismo, alla poesia, al ricordo e, nel contempo, allo studio degli eventi che si sono succeduti in certi luoghi ed in alcuni momenti. Ed è quello che ha "costruito" Pietrino Di Sebastiano con la sua camera e la sua sensibilità in uno stupendo angolo d´Abruzzo. [...]
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